Abiti dei Paggi e dei Birri

Paggi e Birri.

Paggi.
La corte del Podestà di Firenze aveva diversi membri, inclusi due Assessori per le questioni civili, un Giudice per i casi criminali, quattro notai, otto paggi e un ufficiale con venticinque birri. Abbiamo già parlato del costume di un Podestà insieme al suo paggio in un articolo precedente. Alcune altre rappresentazioni di paggi possono essere viste nelle pitture del Pinturicchio (1) nella biblioteca della cattedrale di Siena. Uno di questi paggi, che vediamo nella figura numero 4 della Tavola III, è raffigurato in un quadro che mostra Enea Silvio Piccolomini (2) ricevere la corona della poesia in presenza di Federico. Questo giovane paggio indossa un costume ricco ed elegante. Indossa una clamide che cambia colore da giallo a azzurrognolo nelle ombre e la indossa sulla spalla destra. Il farsetto ha maniche ampie nella parte superiore ed è di un rosso brillante. Tiene in mano un berretto scarlatto con un bottone dorato, sormontato da una piuma giallastra e tiene la mano sinistra sul pomolo dorato di un ricco pugnale. I suoi pantaloni sono lunghi e stretti, con una cintura viola, scarpe rosse e punte arrotondate, tipiche dei secoli XIV e XV, talvolta così lunghe che dovevano essere legate al ginocchio con una piccola catena.

Nella stessa pittura di Pinturicchio, possiamo vedere anche due giovani paggi nella figura numero 5 della stessa tavola. Uno di loro ha un berretto nero con un nodo rosso e bottoni dorati, indossa un giubbone aperto che mostra la sua camicia gialla con maniche larghe fino al gomito. Il resto del braccio fino al polso è coperto da una manica nera, e i suoi pantaloni lunghi sono rossi, con liste verdi che terminano sulle cosce con fiocchetti dorati. Le sue scarpe sono nere. L'altro paggio indossa un cappello verde, una specie di tunica corta di colore piombo con orlo nero, e un farsetto ornato di giallo e nero. I suoi pantaloni sono gialli.

Ora, parlando dei birri, il loro impiego durante quei tempi non differiva molto da quello dei giorni nostri in Toscana. Di notte, armati di bastone e lanterna, vigilavano per garantire l'applicazione delle leggi e il mantenimento dell'ordine pubblico. Spesso, nei racconti dell'epoca, venivano chiamati con il termine "Famiglia". Il loro abbigliamento era simile a quello della classe lavoratrice dell'epoca, come possiamo vedere nella figura presente nella Tavola II, numero 5. Questo birro è stato raffigurato in una pittura che adornava la copertina di un antico registro della Biccherna (3) a Siena. Indossa un berretto scarlatto, un mantello color piombo con orlo nero, un abito nero al di sotto, pantaloni rossi e stivaletti neri. La sua lanterna è gialla, e sopra la figura c'è scritto "Famiglio" (4), per chiarire ulteriormente il suo ruolo.

Queste informazioni sono tratte dalle aggiunte all'opera "Il costume antico e moderno di tutti i popoli" del Dottor Giulio Ferrario, pubblicate a Firenze tra il 1833 e il 1837.

(1) Bernardino di Betto Betti, più noto come Pinturicchio o Pintoricchio (Perugia, 1452 circa – Siena, 11 dicembre 1513), è stato un pittore italiano.
(2) Pio II, nato Enea Silvio Piccolomini, è stato il 210º papa della Chiesa cattolica dal 1458 alla morte.
(3) La Biccherna, attiva dal secolo XII fino al 1786, fu una delle principali magistrature finanziarie della Repubblica di Siena.
(4) Nel Medioevo era usanza del feudatario avere una propria corte privata nel feudo. Questa corte era composta dal seguito del feudatario a seconda del suo grado e dai famigli (dal latino famulus), cioè tutte le persone a seguito del feudatario che venivano "adottate" nella sua famiglia e che vivevano nel castello.​
 

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