Il dace prigioniero

Il dace prigioniero
"Dacus captivus" o "Dacus captus".
 

La statua e il suo basamento del barbaro prigioniero (Dacus captivus o Dacus captus) nel Giardino di Boboli presenta un rilievo decorativo su quattro lati, dei quali solo tre sono adornati.

 

Il dace prigioniero

 
 
La statua, di dimensioni superiori a quelle di una persona reale, raffigura un barbaro indossando una lunga tunica, bracae e un mantello che scende sulla spalla destra. L'espressione di dolore sul volto e la posizione delle mani unite sul grembo richiamano l'iconografia del barbaro sconfitto e fatto prigioniero, che si è sviluppata nel corso del II secolo d.C. Il tipo di abbigliamento, in particolare, suggerisce che l'uomo sia un Dace comatus, ovvero un membro della classe sociale di uomini liberi che costituiva la maggior parte dell'esercito. La testa, realizzata in marmo bianco, è stata riattaccata, forse appartiene alla statua originale.
 

Foto 1

La figura femminile (Foto 1) che rappresenta la personificazione della Vittoria. Sono presenti tutti gli elementi iconografici tipici, come le ali, la foglia di palma nella mano destra e la veste gonfia dal vento. Con il volto girato di lato, la Vittoria rivolge lo sguardo al trofeo composto da una corazza, due scudi, lance, un'ascia e uno strumento a fiato. In basso, sulla destra, è rappresentato un barbaro prigioniero con le braccia ancora legate da una catena e il torso scoperto.


Foto 2

Nella Foto 2 è raffigurato un Dioscuro in posizione eretta con il volto rivolto a sinistra. Indossa un berretto (pileus) da cui spiccano ciocche di capelli finemente scolpite. Una clamide copre le spalle e il torso, mentre con la mano sinistra regge un'insegna e con la destra tiene il morso del cavallo, di cui sono visibili solo la criniera e la zampa anteriore destra. Questi elementi iconografici sono tipici dei Dioscuri, che secondo la mitologia apparivano agli eserciti prima delle battaglie per influenzarne l'esito.
 
 


Foto 3

Nella foto 3, il rilievo raffigura un barbaro prigioniero guidato da un soldato romano, anche se una parte del rilievo è stata parzialmente tagliata. Il barbaro ha le braccia legate dietro la schiena ed è raffigurato di profilo, con la testa e le gambe rivolte di lato. Indossa una veste con ampie maniche e una clamide che cade sul retro del corpo. Il soldato indossa una corazza parzialmente coperta da un mantello e un elmo.

 

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