La casa di Dante
relazione con documenti al Consiglio regionale del Comune di Firenze
"In Firenze, dove i monumenti bastano a testimoniare la grande e ammirata civiltà di un popolo, parecchi cittadini e il Municipio, interprete del pubblico sentimento, ben provvidero che molte patrie memorie non patissero maggiore offesa dal tempo, e fossero a mano a mano restaurate nella più degna maniera. Dal che è derivato un doppio benefìcio, la conservazione dei monumenti stessi e il richiamo a vie meglio studiarli.
Principalissimo fra questi era la casa di Dante , quantunque umile e quasi obliata. E voi, o Signori, cui tanto preme ogni civile decoro, sollecitamente procuraste che la tradizione popolare onde quella casa designavasi per sua, fosse raffermata con irrepugnabili documenti, a sodisfazione di quanti accorreranno a venerarla nella fausta e bene augurata solennità in onore dell' altissimo poeta".​
"Della Casa di Dante relazioni con documento al Consiglio Regionale della città di Firenze, Tipogravia dei successori Le Monnier, via San Gallo 35, anno 1865, Firenze"