L'assedio di Monticchiello

L'assedio di Monticchiello

La Battaglia che ha fermato l'Imperatore Carlo V

 

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Nel corso della guerra tra l'imperatore Carlo V e il duca Cosimo dei Medici contro la Repubblica di Siena (1553-1559), si è verificato un episodio cruciale che ha segnato una svolta nella contesa.
Tutto ebbe inizio il 15 gennaio del 1553, quando trenta galere al comando di Andrea Doria salparono da Napoli, trasportando un contingente di 2.500 fanti che avrebbero marciato verso Siena attraverso lo Stato fiorentino. Nel frattempo, un'imponente forza composta da circa 18.000 soldati spagnoli e tedeschi si spostava lentamente via terra da Napoli. Le truppe imperiali si concentrarono intorno al 20 gennaio all'Ossaia, nelle vicinanze di Cortona.
L'attacco ufficiale ebbe luogo il 5 febbraio, quando l'armata varcò la frontiera tra Lucignano e Sinalunga. Preceduto da un consiglio di guerra a Firenze, presieduto dal Toledo e con la partecipazione del figlio don Garzia, dell'esperto generale perugino Alessandro Vitelli e del comandante dell'artiglieria Ascanio della Corgna, l'esercito imperiale si preparò per la battaglia.
Entro la fine di febbraio, gli imperiali avevano già occupato una considerevole parte della Val di Chiana senese. Le piazzeforti di Lucignano e Montefollonico erano cadute in mano nemica, mentre i castelli di Torrita, Sinalunga e Trequanda erano stati facilmente conquistati. Anche a Pienza non ci furono resistenze e gli imperiali vi entrarono il 26.
Tuttavia, fu a Monticchiello che incontrarono una resistenza ostinata. Giunti sotto le mura del castello il 28 febbraio, le truppe imperiali si trovarono bloccate fino al 18 marzo. L'assedio si rivelò complesso e inconcludente nonostante l'intenso uso di forze di fanteria e artiglieria. Fu solo quando i difensori rimasero senza polvere da sparo e proiettili che furono costretti alla resa.
La strenua resistenza del presidio di Monticchiello si rivelò cruciale, poiché frenò l'avanzata degli imperiali verso Montalcino, le cui fortificazioni furono nel frattempo ulteriormente rafforzate. Montalcino, assediata da Don Garzia agli inizi di aprile, resistette agli incessanti attacchi di fanteria e alle minacce delle mine. I difensori, grazie alla perfezionata strategia difensiva sviluppata durante l'assedio di Monticchiello, respinsero ogni tentativo del nemico. Alla metà del mese di giugno, le truppe imperiali dovettero subire una vergognosa ritirata.
Grazie all'eroica difesa di Monticchiello e Montalcino, Carlo V dovette rinunciare, almeno per il momento, alla pretesa di riprendersi Siena. Questa battaglia rappresentò un punto di svolta nella guerra e testimoniò il coraggio e la determinazione dei difensori toscani.

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