Palazzo Ricci Altoviti

Palazzo Ricci Altoviti situato sul terreno precedentemente occupato da abitazioni appartenenti alla famiglia Agli, Palazzo Ricci Altoviti ancor oggi conservando una torre antica, testimone dell'epoca medievale, la cui imponente presenza si staglia sul lato del palazzo rivolto verso via de' Pecori. Questa torre, che un tempo subì le conseguenze delle turbolente vicissitudini politiche dell'epoca, presenta una copertura a falde e aperture scarse, in sintonia con lo stile architettonico del XII-XIII secolo.

In aggiunta, in questo luogo un tempo sorgeva l'antica chiesa di San Leo, e ai piedi della torre si apriva un pittoresco vicolo. Attraverso un'eredità di proprietà, questi territori passarono alla famiglia Ricci, che nel 1528 intraprese la costruzione dell'attuale palazzo. Durante questo intervento, la loggia degli Agli fu integrata nell'edificio, notevolmente migliorando l'aspetto della piazza degli Agli, situata all'angolo del palazzo. La piazza, a sua volta, assumeva la forma di un elegante imbuto.

In seguito, il palazzo passò di mano agli Altoviti, un ramo della famiglia che aveva riacquistato la cittadinanza dopo l'esilio di Bindo Altoviti, avversario dichiarato di Cosimo I de' Medici. Sulla facciata del palazzo, è possibile ammirare uno degli stemmi degli Altoviti, mentre il secondo stemma appartiene ai Medici Tornaquinci, successivi proprietari, seguiti poi dai Rosselli Del Turco.

Durante il periodo del Risanamento di Firenze, il palazzo fu oggetto di modifiche e ristrutturazioni, tuttavia, riuscì a sopravvivere all'ardore distruttivo degli interventi ottocenteschi. Nel 1895, durante i lavori di restauro della facciata del palazzo, venne inaspettatamente rinvenuto l'antico arco a sesto acuto che costituiva la base della torre, un prezioso ritrovamento che sottolinea la ricca storia di questo edificio.

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Palazzo Ricci Altoviti
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