Chiesa di Santa Maria degli Ughi

La storia della Chiesa di Santa Maria degli Ughi a Firenze.

La narrazione riguardante la Chiesa di Santa Maria degli Ughi, situata un tempo nel cuore pulsante di Firenze, svela una storia ricca di fascino e di significato all'interno del tessuto religioso e culturale della città. Questo edificio sacro, noto anche con il nome di Santa Maria Primerana, sorgeva nella piazza che oggi porta il nome di Strozzi, e la sua esistenza è stata segnata da episodi di devastazione e saccheggio nel corso del XIX secolo, sotto l'egemonia dei Savoia.
L'origine della chiesa si ricollega alla famiglia Ughi, un casato di nobiltà longobarda che possedeva residenze vicino alla piazza Strozzi e che si ritiene abbia incentivato la costruzione di questo luogo di culto nel IX secolo. La posizione strategica della chiesa e il prestigio della famiglia Ughi a Firenze hanno giocato un ruolo cruciale nella sua edificazione, facendola diventare un punto di riferimento fondamentale per la comunità.
Documenti del XII secolo attestano l'esistenza della chiesa, la quale ha attraversato momenti storici di rilievo nei secoli successivi, come la trasferenza del patronato ai monaci vallombrosani e il distintivo suono della sua campana, usata per annunciare eventi significativi della città. Inoltre, la chiesa ha avuto un ruolo durante l'assedio di Firenze nel 1529, imprimendosi nella memoria storica della città.
Attraverso le epoche, la Chiesa di Santa Maria degli Ughi ha subito trasformazioni notevoli, divenendo un oratorio privato della famiglia Strozzi nel XV secolo. Successivamente, nel 1785, fu chiusa per ordine di Pietro Leopoldo e passò nelle mani della contessa Maria Minerva degli Ughi, rimanendo un oratorio. Nel 1816, grazie all'intervento degli Strozzi che la ristrutturarono su disegno di Giuseppe Valentini, l'edificio fu rinominato Santa Maria del Buonconsiglio o Santa Maria degli Strozzi.
La sua demolizione nel 1890, nell'ambito dei lavori di sanamento del Mercato Vecchio, ha posto fine a un capitolo significativo della storia architettonica e religiosa di Firenze. Tuttavia, l'eredità di Santa Maria degli Ughi continua a vivere attraverso ricerche e documentazioni storiche, conservando così il ricordo di un importante luogo di fede e cultura fiorentina.
La chiesa era caratterizzata da una facciata a capanna di semplice fattura, coronata da un portale principale. Al di sopra di questo, si distingueva un'iscrizione incisa sull'architrave che attribuiva la sua fondazione, avvenuta nell'anno 500, al leggendario "papa Pelagio". Un piccolo rosoncino adornava la facciata, impreziosito da una vetrata del Quattrocento che, osservata dall'interno, proclamava «Primerana Maria-Maria Primerana». Antistante l'edificio sacro, vi era un modesto cimitero, noto per essere stato pavimentato nel 1732 e delimitato da pali.

Il portale era sovrastato da un frontone, impreziosito da un bassorilievo raffigurante la Madonna con Bambino, opera di un allievo di Donatello, attualmente custodita nel Museo di San Marco. Una lunetta, dipinta presumibilmente da Domenico Ghirlandaio con la Madonna e il Bambino, fu distrutta nel 1785 per l'ampliamento di una finestra. Ai lati della facciata si trovavano due stemmi appartenenti alla famiglia Ughi, che si presume siano quelli oggi esposti nel lapidario di San Marco.

Dietro l'edificio sacro si erigeva una robusta torre campanaria, le cui mura, spesse ben tre braccia alla base (circa 170 cm), la rendevano una delle più imponenti strutture della città. Al suo interno risuonava una campana maggiore, associata al Caparra, datata 1505 e con un'iscrizione dedicata a "Tempore Johannis Baptistae Stephanis Priori huius ecclesiae". Queste campane furono trasferite il 18 novembre 1785 alla chiesa di Santa Maria a Fibbiana, situata vicino Montelupo Fiorentino.

Sul lato nord dell'edificio, lungo via degli Anselmi, si notava una bifora con archi a sesto acuto, risalente al XIV secolo, testimonianza dell'architettura medievale che caratterizzava la chiesa. 

La Chiesa e il campanile nella Mappa del Bonsignori

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