Il libraio Vespasiano da Bisticci

Il passaggio veloce lungo  da Santa Maria del Fiore a San Firenze può far passare inosservata la bottega più famosa al mondo: quella di Vespasiano da Bisticci. Situata di fronte alla Badia, all'angolo destro di via Pandolfini, la sua facciata è ancora adornata da decorazioni rinascimentali e fregi scolpiti nella pietra del portale. In cima all'architrave, un libro aperto circondato da una corona di alloro è forse il simbolo più eloquente del suo glorioso passato.
Un tempo, la via del Proconsolo era limitata a quel tratto dalla omonima via, che correva da borgo degli Albizi a via Pandolfini. Il rimanente tratto, ovvero da via Pandolfini alla bottega di Vespasiano a San Firenze, era conosciuto come via dei Librai a causa delle numerose botteghe di cartolai che vi si trovavano. Fino al secolo scorso alcune di queste botteghe erano ancora presenti.

Via del Proconsolo

Vespasiano da Bisticci (1421 – 1498) è stato un umanista e bibliotecario italiano del primo periodo rinascimentale. Nato vicino a Rignano sull’Arno, non lontano da Firenze, era principalmente un mercante di libri, o cartolaio, e ha contribuito alla formazione di molte grandi biblioteche del tempo.
Quando Cosimo de’ Medici (1) volle assemblare la Biblioteca Laurenziana di Firenze, Vespasiano lo consigliò e gli inviò tramite Tommaso Parentucelli (2) (poi Papa Niccolò V) un catalogo sistematico, che divenne il piano della nuova collezione. In ventidue mesi, Vespasiano fece realizzare per Cosimo 200 volumi da venticinque copisti.
Ha svolto servizi importanti per la diffusione degli autori classici quando Niccolò V, il vero fondatore della Biblioteca Vaticana, divenne papa. Ha dedicato quattordici anni a raccogliere la biblioteca di Federico da Montefeltro (3), duca di Urbino, organizzandola in modo più moderno.
Vespasiano si ritirò nel 1480, scoraggiato dall’avanzata della stampa che stava soppiantando i bellissimi manoscritti miniati che erano il suo commercio e il suo amore. Non era un filosofo o storico erudito come si dimostrarono Machiavelli e Guicciardini nella generazione successiva, ma raffigura l’atmosfera del periodo e la sua vita intellettuale.
Ha lasciato una raccolta di 300 biografie che è una fonte principale di osservazioni acute e fatti affidabili per la storia dell’umanesimo del XV secolo: Vite di uomini illustri del secolo XV.

Le opere più importanti di Vespasiano da Bisticci includono:
- Vite di uomini illustri del secolo XV: Questa è una raccolta di 300 biografie che fornisce osservazioni acute e fatti affidabili per la storia dell’umanesimo del XV secolo.
- Exhortazione a Caterina de’ Portinari: Scritta in occasione del matrimonio tra Caterina de’ Portinari (4) e Giannozzo Pandolfini (5) nel 1480.
- Vita di Alessandra de’ Bardi (6): Questo è l’unico ritratto femminile equiparabile, per devozione e virtù, ai corrispettivi maschili delle Vite.
- Libro della vita et conversatione dei cristiani: Questa opera, iniziata prima degli anni Settanta, è rimasta in bozze fino al 1497.

(1) Cosimo I de’ Medici: Nato a Firenze il 12 giugno 1519, è stato il secondo e ultimo duca di Firenze dal 1537 al 1569, e il primo Granduca di Toscana dal 1569 fino alla sua morte nel 1574.
(2) Tommaso Parentucelli (Papa Niccolò V): Nato il 13 novembre 1397 a Sarzana, fu eletto Papa nel 1447 e servì fino alla sua morte nel 1455. Durante il suo pontificato, ha lavorato per rafforzare l’autorità papale.
(3) Federico da Montefeltro: Nato il 7 giugno 1422 a Gubbio, è stato uno dei più noti condottieri del Rinascimento italiano e signore di Urbino dal 1444 (come Duca dal 1474) fino alla sua morte nel 14823.
(4) Caterina de’ Portinari: viene citata in una lettera che è un codice della Nazionale che consta di sole dieci carte e che porta il titolo: Exhortatione di Vespasiano alla Caterina de' Portinari, donna d'Agnolo Pandolfini (cfr. Cagni, Vespasiano, pp. 103-105). 
(5) Giannozzo Pandolfini: Fu un vescovo cattolico italiano del XV secolo.
(6) Alessandra  Bardi: Nacque a Firenze intorno al 1412 da Bardo di messer Alessandro e da Alessandra Rinuccini; nel 1432 sposò Lorenzo di Palla Strozzi. Le notizie su di lei si ricavano quasi esclusivamente dalla Vita che le dedicò Vespasiano ada Bisticci.

Forse il ritratto di Vespasiano Bisticci nel Commentario della vita di messer Giannozzo Manetti
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