La Venere con Cupido

La Venere di Lorenzo Lotto a Venezia.
Il quadro conservato nel Metropolitan Museum a New York.
Nel panorama dell'arte rinascimentale veneziana, accanto alle celebri opere di tante città italiane, il primo pensiero è alle tante Venere che troviamo a Firenze, emerge la figura di Lorenzo Lotto, un pittore di grande maestria e sfortuna. Nato a Venezia, Lotto visse nell'ombra del gigante Tiziano, il cui prestigio rendeva difficile emergere nella stessa città. Mossosi dapprima a Bergamo e poi nelle Marche, Lotto portava con sé un'introspezione tormentata, alimentata dalla paura del fallimento e dalle poche commissioni.
 

Fu così che Lotto, un giorno, si trovò di fronte alla "Venere dormiente" dipinta da Giorgione, ma successivamente ritoccata da Tiziano. Quest'incontro con l'opera preesistente segnò un punto cruciale nella sua vita artistica.
Desideroso di superare i predecessori, Lotto decise di dare vita a una Venere che colpisse ancor più lo spettatore. Così nacque la sua "Venere con Cupido".
 

Nell'opera di Lotto, la Venere è ritratta su uno sfondo dominato da un drappo blu, mentre un tendone rosso si staglia come una quinta teatrale. L'ambientazione, quasi scenografica, suggerisce un augurio matrimoniale, con la dea Venus nuda ma coronata e velata come una sposa. Il suo sguardo penetrante sembra auspicare un matrimonio radicato e felice, come simboleggiato dall'edera sull'albero vicino.

La nudità della Venere di Lotto è mitigata dalla presenza di petali di rosa che ne adornano il corpo, mentre il sesso è discretamente celato. Un unico orecchino con una perla simboleggia la purezza richiesta nella donna da maritare. Ai piedi della figura, un bastone e un serpente fungono da monito sulle insidie dell'amore, mentre Cupido, in un gesto impertinente di fare la pipì (puer mingens (1)), aggiunge un tocco di vivacità alla scena, simboleggiando la fecondità del matrimonio.
L'intera composizione è incorniciata da una ricca tavolozza di colori, con il contrasto tra il blu del drappo e il rosso del tendone che enfatizza la bellezza della Venere. Lotto, nonostante le sue sfide personali e professionali, riuscì a creare un'opera che, sebbene inizialmente sottovalutata, testimonia la sua grandezza artistica e la sua capacità di esprimere, attraverso la pittura, i più profondi desideri umani.
In breve, l'opera di Lotto, con la sua complessa simbologia e la sua maestria tecnica, rimane un'incantevole testimonianza del fervore artistico del Rinascimento veneziano, in cui l'amore e la fertilità si intrecciano in un'armoniosa danza di colori e forme, lasciando un'impronta indelebile nella storia dell'arte.

1) Un puer mingēn è una rappresentazione artistica di un ragazzo prepuberale mentre urina, che può simboleggiare dall'innocenza infantile alla virilità maschile.


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