L'arte votiva di "Ombra della Sera"
Il richiamo metafisico dell'arte etrusca
La statuetta conosciuta come "Ombra della sera" è conservata presso il Museo etrusco Guarnacci di Volterra. L'autore di questa nota opera rimane sconosciuto. Risalente al III secolo a.C., la scultura fu scoperta dagli archeologi nell'antica Velathri, l'attuale Volterra.
Nel 1737, lo studioso fiorentino Anton Francesco Gori trovò questa statuetta etrusca presso la dimora della famiglia Buonarroti a Firenze. Successivamente, Mario Guarnacci, un nobile prelato, entrò in possesso dell'opera. Alla sua morte, Guarnacci donò la statuetta e le altre opere della sua collezione al museo che oggi porta il suo nome.
La piccola scultura raffigura una figura umana maschile, nuda e giovane. Le braccia e le gambe sono eccezionalmente allungate e aderenti al corpo. "Ombra della sera" è una statuetta votiva, creata per onorare le divinità nell'antica civiltà etrusca. Secondo la tradizione, il poeta italiano Gabriele D'Annunzio coniò il titolo "Ombra della sera" a causa della forma slanciata del corpo della figura, che ricorda le ombre che si allungano al tramonto. Tuttavia, secondo alcuni studiosi, il titolo comparve per la prima volta nel 1954 in una guida di Volterra scritta dal professor Paolo Ferrini.
Una visione senza ideali estetici: solo la sincerità di Giovanni Duprè.
Botticelli dipinge la Tentazione di Cristo e la purificazione del lebbroso, con notevole sfumatura e bellezza.
Questa scultura rappresenta una figura femminile nuda con eleganza e precisione, dimostrando la versatilità artistica di Giambologna.
Una scena di devozione e potere: Il cardinale Casini nel rilievo.