Il Sonno dell'Innocenza
Un'opera senza convenzioni
Giovanni Dupré, nato a Siena nel 1817 e morto a Firenze nel 1882, ottenne un notevole successo e unanime consenso quando espose per la prima volta il suo capolavoro, "Il Sonno dell'innocenza". La scultura in marmo, alla quale aveva iniziato a lavorare nel 1844, fu presentata al pubblico ancora incompleta. Nel febbraio del 1845, Dupré portò alla mostra della Promotrice Fiorentina un modello in gesso, suscitando ammirazione da parte di tutti. All'epoca, Dupré era un giovane talentuoso e con "Il Sonno dell'innocenza" si guadagnò elogi di ogni genere.
L'autore stesso intitolò l'opera "Il Sonno dell'Innocenza", anche se è un peccato non poter ammirare appieno la bellezza dell'esecuzione attraverso un semplice sguardo, l'opera si apprezza meglio guardandola dall'alto verso il basso, come si osserva un bambino nella culla. Questo putto rappresenta in maniera autentica e naturale, con un'accuratezza e una precisione difficili da eguagliare, senza ricorrere a ideali o convenzioni estetiche. Veramente sembra di osservare un bambino nella culla.
Affresco noto come "Il Tributo a Cesare" è un capolavoro con una folla animata in una piazza, dominata da archi e luce viola, con un tocco vibrante.
Un capolavoro del Trecento raffigura un santo martire con pietre e veste diaconale, opera di un genio toscano. Simbolo di fede e arte gotica.
Il tritticoè un'opera d'arte sacra del 1333, con ante richiudibili, raffigurante la Madonna, San Giovanni, San Nicola e gli apostoli
Il trittico di Antonio da Messina è stato riunito dopo 400 anni agli Uffizi grazie a un accordo tra Regione Lombardia e Comune di Milano.