Il sepolcro scomparso

Il Sepolcro scomparso della famiglia Da Vinci
Badia Fiorentina
 


Stemma di Ser Piero
padre di Leonardo

Tratto da:
Uzielli Gustavo, Ricordi in Firenze a Leonardo da Vinci e a Paolo Toscanelli, le armi della famiglia da Vinci e del comune di Vinci, un fratello di Leonardo Lanaiolo in Firenze e il suo "confessionale", Firenze, 1895

"Esisteva ancora nei secoli XVII-XVIII nella Chiesa di Badia il sepolcro della famiglia Da Vinci con un chiusino tondo di marmo, ove era l'arme dei Da Vinci (doghe gialle e rosse) e l'iscrizione seguente fatta apporre da Ser Pietro, padre di Leonardo: "S.S. PETRI ANTONI S. PETRI DE VINCIO ET SUORUM A.D. 1472" (1)
Questa lapide è ricordata da vari autori che hanno descritto le sepolture della Chiesa di Badia, cioè da Francesco della Foresta che ne fece l'elenco nel 1614, da Stefano Rosselli (1598-1664), dal padre Placido Puccinelli (1609-1685) e da Giovan Battista Dei (1702 -1789).
Secondo il Rosselli, che si valse dell'opera del Della Foresta, la lapide si trovava «dalla porta» del Monastero verso l'organo della Chiesa»; il Puccinelli invece la pone nel Capitolo nuovo. Da quanto poi dice il Dei, parrebbe che la lapide, luogo dove si trovava prima, fosse stata trasportata ai suoi tempi nel Chiostro della Chiesa".


Nella tomba di famiglia dovrebbero trovarci almeno 21 inumazioni comprese tre sorelle di Leonardo.
Chissà se verrà mai trovata.


(1) Alcune fonti parlano sulla lapide ci sarebbe scritto il 1474.
 
La Famiglia di leonardo è sepolta nella Badia Fiorentina?
Altri articoli
Il sepolcro scomparso
Il sepolcro scomparso

Il Sepolcro scomparso della famiglia Da Vinci dove era?

Famiglia dei Bardi
Famiglia dei Bardi

Le sorti familiari non tornarono più allo splendore del passato, ma i Bardi mantennero comunque un certo spessore di rilievo nella vita fiorentina. Appartennero all'Arte di Calimala e a quella della Lana.

Palazzo Valori o dei Visacci
Palazzo Valori o dei Visacci

Baccio Valori fece realizzare in marmo gli illustri personaggi ma solo per un mondo culturale accessibile agli umanisti e non essendo comprensibili alla maggior parte dei fiorentini lo chiamarono "Palazzo dei Visacci"

Famiglia Compagni
Famiglia Compagni

Nel 1941, Dino Perrone Compagni denunciava al prefetto di Firenze di essere in possesso delle carte della famiglia Compagni.