Cortile di Michelozzo

Il cortile interno di Palazzo Vecchio, che si raggiunge attraverso l'imponente ingresso principale affacciato su Piazza della Signoria, è un capolavoro rinascimentale originariamente ideato da Michelozzo (1) nel 1453. Questo spazio subì una trasformazione radicale in chiave manierista nel 1565 per celebrare il matrimonio di Francesco I de' Medici (2) con Giovanna d'Austria (3), sotto la visione artistica di Giorgio Vasari (4). Il porticato del cortile si adorna di lunette che celebrano le comunità cittadine, raffigurando le insegne delle varie chiese e delle gilde di arti e mestieri di Firenze. Al di sotto di queste, in onore di Giovanna d'Austria, troviamo affrescate le vedute di importanti città dell'Impero Asburgico, un lavoro affidato agli artisti Bastiano Lombardi, Cesare Baglioni e Turino Piemontese (5). Tra le città immortalate nelle pitture figurano Praga, Passavia, Stein e molte altre, benché il metodo della pittura a secco abbia compromesso nel tempo la loro conservazione.
Il cortile ospita al suo centro una maestosa fontana in porfido, frutto del genio di Vasari con la probabile collaborazione di Bartolomeo Ammannati, sostituendo l'antico pozzo e scolpita da Battista del Tadda e Raffaello di Domenico di Polo (6). Accanto a questa fontana si erge la scultura di Sansone e il filisteo, un'opera di Pierino da Vinci (7) posizionata qui nel 1592, che decora la nicchia adiacente al portale in porfido. Le colonne del cortile si distinguono per la loro decorazione elaborata, con scanalature che si alternano a sezioni arricchite da stucchi dorati, una raffinatezza realizzata da Santi Buglioni e Lorenzo Marignolli (8).
Dal lato sinistro del cortile, si accede alla storica Camera d'Arme, una volta adibita a deposito di armamenti e oggi spazio per esposizioni temporanee ed eventi. Questo ambiente, risalente al 1312, è l'unico a conservare la struttura originaria del palazzo, con soffitti a volta in laterizio e pilastri in pietraforte, rivelatisi nuovamente dopo il restauro del 1910 che eliminò gli intonaci e riaprì l'antica porta sulla piazza.

Palazzo Vecchio, Cortile di Michelozzo

(1) Michelozzo (1396-1472) è stato un Architetto e scultore italiano, collaboratore di Donatello e noto per la sua influenza nel primo Rinascimento. Fu incaricato da Cosimo de' Medici di progettare il Palazzo Medici Riccardi a Firenze, un capolavoro dell'architettura rinascimentale.
(2) Francesco I de' Medici (1541-1587) era figlio di Cosimo I de' Medici, Granduca di Toscana. Notabile per il suo mecenatismo delle arti e le sue inclinazioni scientifiche, fu una figura centrale nella promozione della cultura e dell'arte manierista a Firenze.
(3) Giovanna d'Austria (1547-1578) era la figlia dell'Imperatore del Sacro Romano Impero, Ferdinando I, e moglie di Francesco I de' Medici. La sua unione con Francesco I rafforzò i legami tra la Casa d'Austria e il Ducato di Firenze.
(4) Giorgio Vasari (1511-1574) è stato un pittore, architetto e scrittore italiano, noto soprattutto per le sue biografie di artisti italiani nel suo libro "Le vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori". Fu un importante esponente dello stile manierista e contribuì significativamente alla ristrutturazione di Palazzo Vecchio.
(5) Bastiano Lombardi, Cesare Baglioni e Turino Piemontese sono stati questi artisti checontribuirono alla decorazione del cortile di Palazzo Vecchio, dipingendo le vedute di città dell'Impero degli Asburgo. 
(6) Battista del Tadda e Raffaello di Domenico di Polo sono stati gli rtisti che lavorarono alla realizzazione della fontana in porfido al centro del cortile su disegno di Vasari. Sono noti per il loro contributo alla scultura e alla lavorazione della pietra.
(7) Pierino da Vinci (circa 1530-1553): Nipote di Leonardo da Vinci, fu uno scultore rinascimentale di talento. La sua opera "Sansone e il filisteo" è un esempio della sua maestria e viene custodita nel cortile di Palazzo Vecchio.
(8) Santi Buglioni e Lorenzo Marignolli: Artisti incaricati della decorazione delle colonne del cortile con stucchi dorati, evidenziando il lusso e la raffinatezza manierista dell'epoca.


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