Federico Andreotti
(Firenze, 6 marzo 1847 – Firenze, 1930)
Federico Andreotti, rinomato pittore fiorentino, vide la luce a Firenze il 6 marzo 1847. Egli intraprese i suoi studi sotto la guida di maestri quali Angiolo Tricca e Stefano Ussi. Proseguì il proprio percorso formativo presso l'Accademia Fiorentina di Belle Arti, ove si distinse notevolmente, guadagnandosi attraverso un concorso una borsa di studio e il titolo di professore.
La sua produzione artistica fu proficua, spaziando tra la tempera e l'affresco, e arricchendo con la sua arte le città di Firenze, Roma e altre località d'Italia. Tuttavia, sono le sue opere di genere a distinguersi in particolar modo. In tali dipinti, egli mirabilmente rievoca con autenticità i costumi dei secoli XVII e XVIII. Tra queste opere di pregio, si annoverano: "I Crapuloni," "La taverna," "La Riconciliazione," "Il maestro di musica," "A chi dei due," "Una battuta d'aspetto," "Il ritorno dal campo," "Mezza figura di vecchio," "Il Nonno," "La Danza interrotta," e "Idillio campestre."
La Serenata (Immagine di copertina)
Lettera d'amore (Foto 1)
Bellezza Zingaresca (Foto 2)
Tratto da Angelo De Gubernatis - Ugo Matini, Dizionario degli artisti italiani viventi, pittori, scultori e architetti, Firenze, Tip. dei successori Le Monnier, 1889
Angelo De Gubernatis (Torino, 7 aprile 1840 – Roma, 26 febbraio 1913) si distinse come uno scrittore, linguista e orientalista di origine italiana. La sua erudizione lo portò ad essere nominato candidato al Premio Nobel per la letteratura nel 1906. Un aspetto notevole della sua attività è rappresentato dalla raccolta di reperti avvenuta durante i suoi viaggi in India, i quali, in parte, confluirono nel Museo Antropologico di Firenze.
Brunetto contribuì alla riconciliazione tra guelfi e ghibellini, presiedette il congresso contro Pisa e fu priore nel 1287.
Tito Chelazzi fu chiamato dal suo maestro Alessandro Martini per restaurare il dipinto miracoloso nella basilica di Santissima Annunziata
Piero svolse ruoli chiave nelle istituzioni fiorentine, ma la sua carriera fu segnata da tensioni politiche e difficoltà economiche.
Rinomato pittore genovese del XIX secolo, maestro del colore e della composizione, con opere storiche di grande rilevanza.