La Cappella dei Principi

La Cappella dei Principi

Cappelle Medicee

Un Trionfo dell'Arte: Pietre Dure e Eleganza


La Cappella dei Principi, situata all'interno della Basilica di San Lorenzo, venne eretta sui resti della chiesa paleocristiana consacrata dal vescovo di Milano, Ambrogio, nel 393 dell'era cristiana. Questo complesso attuale è il risultato dell'ingegno di Filippo Brunelleschi, il quale, agendo per conto della famiglia Medici, fu incaricato della sua costruzione. Brunelleschi riuscì a portare a termine la Sagrestia Vecchia nel 1428 e ideò e sovraintese il cantiere fino alla sua scomparsa nel 1446. Successivamente, l'opera fu proseguita dai suoi seguaci, principalmente da Antonio Manetti. Michelangelo, tra il 1520 e il 1534, lavorò alla Sagrestia Nuova, realizzandone la struttura e il ciclo di sepolture che oggi la caratterizzano.

Tuttavia, è la Cappella dei Principi che spicca nel panorama fiorentino, grazie alla sua imponente cupola, seconda solo a quella di Santa Maria del Fiore. Originariamente concepita come mausoleo per la famiglia Medici, essa doveva rappresentare il potere e la grandezza della dinastia. Dopo un concorso vinto dal progetto di Matteo Nigetti e Giovanni de' Medici, che superò le proposte di Buontalenti e Silvani, la costruzione iniziò nel 1605 sotto la guida di Nigetti, che portò avanti la struttura principale. Successivamente, i lavori subirono un significativo rallentamento, fino a quando, nel 1740, Anna Maria Luisa, l'ultima erede dei Medici e Elettrice Palatina, decise di completare il mausoleo. I fratelli Ferdinando e Giuseppe Ruggieri presero le redini del progetto, apportando importanti modifiche, tra cui l'aggiunta di aperture su ogni lato della Cappella per ampliare le finestre esistenti e la chiusura degli oculi disposti sulla volta.

Tuttavia, la morte dell'Elettrice Palatina nel 1743 lasciò il progetto dei Ruggieri incompiuto, e i lavori per portare a termine la struttura procedettero a passo lento. Nel 1821, la cupola fu finalmente completata con l'aggiunta di un lanternino a vetri, realizzato da Cacialli. Successivamente, Piero Benvenuti, direttore dell'Accademia di Belle Arti, decorò le otto vele della cupola con affreschi, e la pavimentazione in marmi policromi, iniziata da Marchionni nel 1874, fu infine terminata negli anni '60 del Novecento da Bartoli.

La Cappella dei Principi è universalmente celebrata come un trionfo dell'arte delle Pietre Dure fiorentine, grazie alla ricchezza e all'eleganza del suo interno. Quando si varca la soglia di questa vasta sala, l'impressione di grandiosità supera la realtà. Gli stemmi delle città del Granducato, che ospitano diocesi, realizzati in pietre dure e materiali pregiati come diaspri, alabastri, quarzi, lapislazzuli, coralli e madreperle, adornano le pareti e fanno da sfondo ai cenotafi dei granduchi situati nelle edicole circostanti. L'impressione complessiva è quella del potere e della magnificenza della famiglia Medici.

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