Tronco ferroviario Firenze - Prato

Tronco ferroviario Firenze - Prato

 

Tratto da Giuseppe Conti, Firenze vecchia Storia – Cronaca aneddotica – Costumi (1798-1859), Firenze

"In Toscana il primo tronco fu da Pisa a Livorno; molti fiorentini, per godere la novità si recavano a Pisa con le diligenze dell'Orcesi (1) che partivan da Firenze a cinque cavalli e vi arrivavano dopo nove ore. Quel viaggio era pieno di emozioni; poiché ogni poco arrotavano con qualche baroccio o carrozza che facevan trabaltare, ed eran litigi e bestemmie e correvan quasi quasi il pericolo di non continuare la gita.
Quando più tardi, nel 1847 fu aperto il tronco Firenze - Prato la «Società Anonima di detta Strada Ferrata» che si chiamò Maria Antonia, perché non si poteva far nulla di nuovo, se non si battezzava col nome della Granduchessa, rivolse preghiera al Comune di trasferire altrove il Mercato del fieno e dell'erba che si teneva nella Piazza Vecchia di Santa Maria Novella (oggi Piazza dell'Unità Italian), «onde render libera quella piazza alla circolazione dei legni per il trasporto dei passeggeri e delle merci d'arrivo e di partenza.» Ed il Magistrato nel 29 dicembre 1847 «riconosciuto indispensabile il detto provvedimento» stabilì che il mercato dell'erbaggi si facesse nella Piazza d'Ognissanti; e quello del fieno nella Piazza dell'Uccello (oggi Piazza del Cestello).
E così i buoni fiorentini, per andare a Prato, non inciampavan più nelle carote, nei broccoli o nei cavoli."

(1) Luigi Orcesi, il piacentino che introdusse le prime “diligenze” nelle zone granducali.
A Firenze la più grande impresa operante nel settore era la "Diligenze Toscane" di proprietà di Luigi Orcesi, che, dalla sua sede in via Taddea, faceva corse regolari per Milano, Bologna, Roma, Napoli, Livorno e Pisa.
 

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