Sono Francesco di Alessandria e tifo Viola

E poi c’è ancora chi non è interessato né agli schemi né a Cognigni né a Bucchioni
C’è ancora chi si emoziona per i suoi colori, per la sua maglia.
E magari fa anche più strada e fatica di tanti, ma lo fa perché si sente vivo, perché glielo dice il cuore….
E alla fine è un po’ quello che sentiamo anche noi tutte le domeniche, quando siamo lì. Quando l’arbitro fischia e contano solo il campo e i gradoni.
Questi sono i sentimenti di Francesco di Alessandria.
Uno di noi.
 

 

Forza Viola.
“Ciao. Ho 29 anni, mi chiamo Francesco, da sette sono su una seria a rotelle. Guido comunque, ho un’auto adattata per le mie esigenze ed abito a Momperone in Piemonte nella provincia di Alessandria. Mio padre è diventato tifoso della Fiorentina perché nel 1956 lo hanno portato per la prima volta allo stadio a vedere Alessandria - Fiorentina e vincemmo noi. Da quel momento si è innamorato del viola e di quella magnifica squadra che giocava un calcio meraviglioso e che vinse lo scudetto.
Avevo uno zio che mi pagava i gelati pur di farmi diventare tifoso del’Inter, mia mamma invece sperava che avrei tifato per il Milan, ma nessuno riuscì… Mio padre è sempre stato onesto e mi disse: “Francesco, non ti mettere a tifare per la Fiorentina perché saranno poche gioie e tante sofferenze, tifa chi vuoi basta non sia la Juventus”… Ma queste parole sortivano l’effetto opposto e non me ne fregava niente… Crescevo con campioni del calibro di Batistuta, Toldo, Rui Costa… fai presto ad innamorarti… Poi la curva Fiesole, quel colore viola, così particolare e unico… il Giglio, Firenze, e poi da sempre e per istinto se tutti vanno a destra io di natura sono portato ad andare a sinistra…
Prima lavoravo e giocavo a pallone e non avevo tempo per lo stadio, poi purtroppo mi sono rotto la spina dorsale e appena mi sono reso autonomo (vestirmi, andare in bagno, guidare) ho fatto l’abbonamento al Franchi e sono tre anni che tutte le domeniche vengo, mi fa sentire vivo questa mia passione mi fa sentire il calore della gente e mi ha fatto incontrare molte belle persone e stringere belle amicizie”. 
Grazie Firenze

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