Confraternita di Santa Maria Croce al Tempio
Via San Giuseppe a Firenze
La Compagnia di Santa Maria della Croce al Tempio fu fondata tra il 1327 e il 1343 da un gruppo di giovani che si riunivano per pregare la Vergine presso il tabernacolo situato in via de' Malcontenti. Nel corso del tempo, si unirono alla compagnia anche adulti che, nel 1355, ufficialmente costituirono la confraternita e redassero i suoi statuti. Inizialmente, la principale missione della confraternita era quella di assistere i carcerati, particolarmente coloro che erano detenuti nelle Stinche, la prigione dove venivano rinchiusi coloro che avevano debiti con privati o con il Comune.
Nel 1424, all'interno della confraternita, emerse un gruppo che si distinse per il suo impegno nel fornire conforto e sepoltura ai giustiziati. Poiché i membri della confraternita indossavano abiti neri e caratteristici cappucci, noti come "buffa" (che avevano lo scopo di nascondere l'identità di coloro che compivano azioni benefiche) e praticavano l'auto-flagellazione come forma di penitenza, vennero comunemente chiamati i "Battuti Neri" o più semplicemente i "Neri".
Santa Maria della Croce al Tempio
All'inizio la basilica era un monastero benedettino, poi aderì alla congregazione Cluniacense e nel 1373 a quella Olivetana.
Qui sorgeva l'antico borgo del Romito, legato a un oratorio dedicato a Santa Lucia costruito sotto un arco dell'acquedotto romano.
La Cappella è una delle opere più significative dei decenni centrali del Quattrocento a Firenze.
Un tempo anche nei luoghi non facilmente raggiungibili si potevano trovare opere di grandi artisti.