Scoppio a San Gervasio

Scoppio della polveriera a San Gervasio
di Duccio Baldassini

Forse non tutti sanno che, fino dalla fine dell’800, è esistito nella zona tra via Gasperi, viale Righi, viale Volta e via Fibonacci un importante quanto imponente deposito di munizioni la cui gestione, dopo la prima guerra mondiale, venne appaltata a ditte private che lavoravano al disinnesco dei proiettili residui del conflitto stesso. Una presenza costante, in poche migliaia di metri quadrati, di oltre 75 tonnellate di esplosivo e circa 360.000 proiettili.

Il 10 agosto del 1920 per un’accidentale scintilla, forse provocata da un bossolo lanciato su altri non perfettamente svuotati, si innescò una serie di esplosioni che si protrassero per circa 2 giorni, causarono la distruzione di molti edifici e provocarono una decinadi vittime tra le quali il vice comandante dei Vigili del Fuoco Augusto Baldesi caduto nel tentativo di interrompere la catena di esplosioni. I proiettili furono scagliati in ogni direzione. Al vice comandante dei pompieri caduto fu intitolata la via di accesso all’ormai scomparso complesso: quella via che fino ad allora era intitolata alla nobile famiglia Prevost.

Da un giornale dell'epoca:

"Il disastroso scoppio della Polveriera di San Gervasio, presso Firenze"

"Erano le 18,20 del 10 agosto quando, d'un tratto, tutta Firenze fu scossa da un immenso fragore cupo, mentre vetri volavano a migliaia volavano in frantumi, le case tremavano e molte rimanevano scoperchiate. Era saltata in aria - non si sa bene per quale causa - la polveriera posta in fondo a Centostelle, all'estremità del quartiere popoloso di San Gervasio, presso la statua che sale verso Fiesole. L'esplosione principale fu susseguita per quasi due giorni, da esplosioni minori di cumoli di polvere, di granate di ogni calibro, che lanciavano lontano un'incessante mitraglia. Si ebbero a deplorare otto morti, compreso un capitano dei pompieri; più di cento feriti alcuni gravi; e dei danni, poi, fra edifici screpolati e scoperchiati, porte e persiane divelte, ed altro, non si parla!"

 

Augusto Baldesi
comandante dei Pompieri Fiorentini.
(Collezione Duccio Balassini)

 

Lapide in onore del Comandante baldesi
Augusto Baldesi
    Via La Farina 28 (atrio caserma VV.FF.
Immagine del luogo dell'esplosione
Immagine del luogo dell'esplosione
(Collezione Duccio Baldassini)
Corpo di guardia crivellato di proiettili  nella polveriera
Corpo di guardia crivellato di proiettili  nella polveriera
L'officina metallurgica limitrofa alla polveriera distrutta
L'officina metallurgica limitrofa alla polveriera distrutta

 

Medaglia al Valor Militare in Bronzo concessa ad un pompiere del comune di Firenze che prese a spalla il Baldesi e lo trasportò morente all'ambulanza.
Medaglia al Valor Militare in Bronzo concessa ad un pompiere del comune di Firenze che prese a spalla il Baldesi e lo trasportò morente all'ambulanza.
(Collezione Duccio baldassini)
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