Giuseppe Conti racconta: "i vecchi", nel 1800
 

"Oltrepassato Montedomini, in faccia alle mura c'erano giù in basso molti orti – detti di Granchio dal soprannome dell'ortolano - che rispondevano in Via Ghibellina: e dalle spallette della strada si vedevano con molta soddisfazione quei quadrati di cavoli, d'insalata e di sedani, che parevano altrettanti tappeti.
Molti de' vecchi ricoverati nella Pia Casa di Lavoro, che stavan per lì a prendere una boccata d'aria, rimanevano ore e ore seduti sulle spallette del muro, all'ombra dei gelsi a veder girare il bindolo, dal somaro bendato. L'acqua che veniva dalle cassette del bindolo, andava giù nel trogolo diviso in quattro, a croce, dove le ortolane stavano a lavare con certi granatini corti i mazzi delle radici dei ramolacci, delle carote ed i bardelli dei broccoli, che dopo lavati buttavan giù nelle ceste che la mattina dopo andavano alla piazza.
Un altro passatempo per quei ricoverati era di stare a vedere gli ortolani quando annaffiavano l'orto, con una specie di padelle infilate in un manico, arnese cotesto, che diremmo quasi un incunabulo dell'industria agraria.

I vecchi un po' più arzilli, che avevan perso il pelo ma non il vizio, invece dei contadini guardavan più volentieri con gli occhi lustri, certe belle ragazzotte tarchiate e bronzine, che scalze, col cappellone di paglia in testa e la gonnella tirata su fino al ginocchio, stavano a gambe larghe annaffiando l'orto con più lestezza d'un uomo.
"Lungo le mura" era uno dei tanti luoghi preferiti per giuocare alla palla; e non era raro il caso che qualche ragazzo, nel calarsi giù per riprenderne una, cascasse in quei poderi, rincorso subito da un cane o scapaccionato da un contadino, perché, con la scusa della palla, molti rubavan l'uva o le pesche o la frutta che più era di stagione. Anzi, qualche volta, siccome alcuni alberi coi rami tentatori si avvicinavano alla strada, certi ragazzi ladracchioli, nello spenzolarsi troppo per agguantare una susina o una mela, andavan di sotto; e di sovente, invece di tornare a casa eran portati allo Spedale.
Questo divertimento, visto dalla spalletta della strada lungo le mura della Croce, non era soltanto dei ragazzi e dei vecchi di Montedomini; ma spesso ci si fermavano anche que' bighelloni del basso popolo, che andavano a girellar per le mura."

 

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